
Libri in 3 parole: Naturalmente Intelligenti
Naturalmente Intelligenti di John Medina fa parte di una serie chiamata “Brain Rules”, interamente dedicata a esplorare il funzionamento del cervello nelle varie fasi della vita (infanzia, età adulta e terza età). Questo saggio vuole essere d’aiuto a genitori ed educatori nell’incanalare gli sforzi e selezionare adeguatamente le azioni da compiere per allevare bambini intelligenti: perché sì, nella storia della pedagogia e della puericultura sono stati messi a punto molti metodi ed escamotage, ma solo alcuni di essi si sono rivelati davvero efficaci. L’autore non è un medico né un educatore, ma un biologo molecolare che si è dedicato a studiare i geni coinvolti nello sviluppo cerebrale e nei disordini psichiatrici. Ha fondato istituzioni, ne dirige altre, ha collaborato con le più prestigiose istituzioni ma credo che la sua biografia sia d’aiuto a capire i capisaldi del suo approccio: lo studio della genetica e dell’evoluzione, la biologia del sistema nervoso e la statistica. L’approccio di Medina prende in considerazione gli unici studi epidemiologici realizzati su vasta scala che hanno evidenziato risultati concreti, reali correlazioni e rapporti di causalità. Il tutto raccontato con un linguaggio semplice e ricco di contributi personali perché sì, John Medina è anche un papà.
naturalmente intelligenti: la storia
Naturalmente intelligenti è un manuale e non un romanzo, quindi più che di storia parlerei del contesto in cui è nato: quello statunitense, dove la sicurezza economica, in assenza di un sistema previdenziale e di ammortizzatori sociali, è raggiungibile solo grazie a un lavoro ben pagato. Negli USA, i lavori ben pagati sono riservati a chi consegue una laurea: oltretutto, il prestigio dell’istituzione universitaria determinano in maniera molto più che probabilistica lo stipendio dei laureati e quindi la loro sicurezza economica. Tradotto in italiano, è nell’interesse di qualsiasi genitore americano che i suoi figli siano abbastanza dotati e intelligenti così da accedere alle migliori università, uscirne nei tempi prestabiliti con una bella media per procacciarsi un lavoro con salario a 6 cifre che permetta di estinguere in pochi anni il debito che la sua famiglia, o lui stesso, ha contratto con le banche per potersi laureare.
Un sistema un po’ vizioso ma sicuramente molto stimolante, per quei genitori disposti a prendere di petto la questione fin dai primi giorni della vita financo intrauterina dei loro eredi. Peccato che Medina tiri fuori risposte che non hanno quasi niente a che vedere con quello che ci si aspetterebbe.

“Naturalmente Intelligenti” di John Medina
Naturalmente Intelligenti: beato te che sei scemo
In un rigurgito di finta autocommiserazione, diciamo a noi stessi “Vorrei essere sciocca, così soffrirei meno!” oppure “baratterei questo mio cervello fine per un po’ di beata stupidità, così smetterei di tormentarmi!”. Sorvolando sull’intento di queste frasi (spoiler: autocompiacimento passivo-aggressivo), il prof Medina dice una cosa innovativa: non è affatto vero. Felicità e intelligenza possono andare a braccetto, ed è auspicabile che lo facciano.
Il professor Medina non è un grande fan dei metodi finalizzati a quantificare l’intelligenza e il QI, ma preferisce combinare questo dato con altri indicatori di “salute intellettiva”: la curiosità e il desiderio di esplorare, l’autocontrollo, la creatività, la comunicazione verbale, l’interpretazione del linguaggio non verbale.
Le ricerche e i dati analizzati dal Medina dicono che i principali predittori dell’intelligenza hanno poco a che vedere con l’apprendimento ma hanno prevalentemente una base relazionale ed emotiva: ve ne dico alcuni? È stata riscontrata una forte correlazione tra l’intelligenza e
- la serenità e il livello di benessere fisico della madre in gravidanza
- la durata e la qualità dell’allattamento al seno
- l’utilizzo di un linguaggio articolato e di un tono amorevole (sì, madri ciarliere, siete nel giusto, siamo nel giusto: possiamo fare ai bambini la cronistoria di tutto quello che ci capita, gli fa bene!)
In sostanza, i bambini che sono stati “amati” in un certo modo (che è tendenzialmente quello che li rende più felici) si rivelano anche quelli più intelligenti. Questo, ci tengo a dirlo, non diventa un’occasione per promuovere la teoria dell’alto contatto a tutti i costi, come hanno fatto altri pediatri: per esempio, Medina non è fan del cosleeping (#metoo) e mette in evidenza i limiti dell’allattamento a richiesta o a termine (specialmente quello notturno). Grazie Medina, faro nella notte di noi madri con una vita normale, finora unica persona ad aver indicato una strada sostenibile per essere genitori amorevoli.
Questa edizione di “Naturalmente Intelligenti”, rispetto alla precedente, include anche un capitolo sul sonno infantile in cui Medina presenta la sua posizione: una degna sintesi di due metodi antitetici e antagonisti. Io ormai ne sono uscita, ma col senno di poi posso dire che è l’argomentazione più sensata che abbia letto sul tema.
Naturalmente Intelligenti: avere amici
Quindi, se la felicità è la condizione che crea il terreno per essere intelligenti, maggiore attenzione andrebbe posta al rendere felici i bambini. Medina cita uno studio (noto come “Grant Study” iniziato nel 1937 e ancora in corso!) che ha analizzato e sviscerato nei minimi dettagli il tema della felicità e della realizzazione personale, la cui principale conclusione è: “i rapporti umani sono l’unica cosa che conta”. L’amicizia è l’elemento che preconizza la felicità, il maggior fattore predittivo di benessere futuro, assai più dei soldi (precisazione: pare che i soldi facciano la felicità fino a 50.000 dollari/annui, dopodiché non contribuiscono più. Quindi sbattiamoci meno, io l’ho sempre detto).
Medina dice chiaramente: “se volete figli intelligenti, insegnategli a farsi e mantenere amicizie”: per riuscirci, i bambini dovrebbero imparare a regolare le proprie emozioni (punto dolente) e provare empatia. Indovinate chi imiteranno, per apprendere questi comportamenti? Indovinare chi deve insegnare ai bambini a regolare le emozioni? Esatto, proprio i genitori. Medina spiega come mettere le emozioni al centro n un capitolo dedicato molto più a diventare adulti decenti, anziché sfornare premi Nobel.
Naturalmente Intelligenti: genitori felici
Lo so che lo dicono tutti, ma nessuno sembra farci caso: se siete genitori felici siete genitori migliori. Se siete infelici, il bambino con uno straordinario anticipo sui tempi (=cioè fin dal primo giorno di vita) farà quanto segue:
- vi sgama, perché è sensibile (con alterazioni fisiologiche misurabili es. l’incremento del battito cardiaco)
- vi imita, perché si fida dei suoi adulti di riferimento
Medina, con la tranquillità e il senno di poi di chi ci è già passato, descrive le 4 aree critiche sulle quale anche il più solido dei rapporti potrebbe vacillare: sono la carenza di sonno, l’isolamento sociale, la disparità del carico di lavoro e la depressione materna (intesa come evoluzione patologica del normale periodo di baby blues).
Come se ne esce? Dal punto di vista pratico, sapere quali sono le aree di più probabile conflitto consente di mettere in atto soluzioni preventive o correttive: l’ideale sarebbe lavorare d’anticipo ed evitare di incorrervi del tutto. Ma per uscirne, la strada è praticare l’empatia in coppia. Su come si faccia, oltre che alle parole di Medina mi permetto di rimbalzarvi a un testo di Irene Facheris che ho letto recentemente: “Creiamo cultura insieme: 10 cose da sapere prima di iniziare una discussione” nel quale sono contenute spiegazioni assai dettagliate.
Ok, adesso lo so che volete sapere cosa fare per avere figli intelligenti. Vi dico due cose che hanno attirato la mia attenzione: 10 anni di lezioni di musica (strumento a scelta) e niente televisione schermi di alcun tipo prima dei 2 anni. Ma anche uno che non ho mai menzionato finora ma che fa il grosso del lavoro: i geni. Essi incidono sull’intelligenza per un buon 50%, quindi stiamo calmi e facciamocene una ragione. Come dice Yasmina Reza in Felici i Felici, i geni influenzano anche la nostra capacità di essere felici: “Essere felici è un talento. Non puoi essere felice in amore se non hai talento per la felicità” (oddio, l’avevo anche recensito 6 anni fa!).
Naturalmente Intelligenti è edito da Bollati Boringhieri e lo potete acquistare per voi e regalare alle vostre amiche del cuore. Nell’improbabile ipotesi che non riusciate a trovarlo in nessuna libreria indipendente, potete acquistarlo qui.
Nina
Marzo 8, 2020 at 4:37 pm
È sempre un piacere leggerti
gynepraio
Marzo 8, 2020 at 6:11 pm
Grazie mille!